Concorso “Esploratori della Memoria”

La classe 3D, guidata dai docenti Fabio Ferretti, Valentina Macro e Anna M. Ucci,  ha vinto una“Menzione Speciale” attribuita dalla Giuria del Concorso regionale “Esploratori della Memoria”. Il concorso, indetto da ANMIG, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, ha ottenuto il patrocinio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La giornata di premiazione si è svolta giovedì 11 maggio ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana, all’interno del Progetto Nazionale “Pietre della Memoria”. Davvero un risultato eccellente, anche in considerazione delle 37 scuole  partecipanti al concorso, portatrici di racconti e storie locali risalenti all’ epoca della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Nella ricerca di episodi storici del territorio, le ragazze e i ragazzi della 3D, si sono soffermati su una vicenda di  solidarietà davvero esemplare. Tra il dicembre del 1945 e il maggio del 1948, i profughi ebrei scampati alla Shoah, vennero inseriti in piccoli campi di accoglienza  chiamati “Hachsharoth”. Quello di Fano, organizzato nei locali del mercato all’ingrosso del pesce, accolse diverse decine di profughi, complessivamente 150;  i giovani vissero a Fano per circa 3 anni, preparandosi al ritorno nella loro terra, la Palestina. Alcuni di essi vennero inseriti nella scuola professionale marittima di Fano e trovarono lavoro in ambito portuale; le ragazze vennero avviate a mestieri di sartoria e di assistenza medica.

Nel 1947, sotto la guida di un di un maestro d’ascia jugoslavo, costruirono un peschereccio che vollero battezzare con il nome di “HaRishona” che in ebraico significa “Il Primo”. Nel 1948 a bordo di quell’imbarcazione salparono alla volta del nascente stato di Israele. La documentazione storica conserva le immagini del varo del peschereccio, in un momento di festa collettiva.

Nei pochi anni di permanenza a Fano, i giovani furono reintegrati pienamente nella vita sociale e, dopo tanta disperazione, ritrovarono  la dignità di uomini e donne. I cittadini fanesi  con tanta abnegazione nella povertà di quei tempi, si misero a disposizione con il poco che avevano e diedero loro la capacità di nutrire ancora speranza nel futuro.

La storia dei 150 ebrei a Fano  è uno degli esempi di aiuto e generosità degli italiani. E’ una bella storia che vale la pena ricordare. Ne è convinto anche  il sindaco Massimo Seri che,  insieme all’ l’assessore Samuele  Mascarin, ha  incontrato  gli studenti della 3 D, approfondendo i contenuti con una vera e propria ricostruzione storica e raccontando come  quei giovani a Fano sono nati a vita nuova.

Fano, un piccolo luogo, un piccolo mondo: il mondo della pietas e della comprensione reciproca, il mondo della solidarietà, dove la generosità è un atto umano e normale.

Compimenti a tutti!

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