PNRR- Piano Scuola 4.0

Da tempo la pedagogia italiana e internazionale ha fortemente valorizzato il ruolo dello spazio nel processo di formazione. Maria Montessori, ad esempio, ha visto lo spazio come “maestro”, mentre Loris Malaguzzi lo ha definito “terzo educatore”.

Gli spazi di apprendimento non sono meri contenitori di attività didattiche, ma luoghi che influenzano in modo significativo l’apprendimento e l’insegnamento.

La ricerca nazionale e internazionale ha mostrato come il modello tradizionale di spazio di apprendimento non sia oggi più in linea con le esigenze didattiche e formative delle studentesse e degli studenti rispetto alle sfide poste dai cambiamenti culturali, sociali, economici, scientifici e tecnologici del mondo contemporaneo, proponendo “ambienti di apprendimento innovativi” connessi a una visione pedagogica che mette al centro l’attività didattica e le studentesse e gli studenti, secondo principi di flessibilità, di molteplicità di funzioni, di collaborazione, di inclusione, di apertura e diutilizzo della tecnologia.

Il concetto di ambiente è connesso all’idea di “ecosistema di apprendimento”, formato dall’incrocio di luoghi, tempi, persone, attività didattiche, strumenti e risorse. Non sono sufficienti, dunque, solo lo spazio e la tecnologia per creare un ambiente innovativo, ma sono fondamentali la formazione, l’organizzazione del tempo e le metodologie didattiche.

L’Italia è impegnata in questo processo di innovazione e miglioramento degli ambienti di apprendimento da circa un decennio con importanti investimenti nell’ambito del Piano nazionale per la scuola digitale e dei Programmi operativi nazionali relativi ai fondi strutturali europei, che hanno dato un impulso al ridisegno degli spazi di apprendimento. In questi anni, grazie ai progetti predisposti dal gruppo di docenti impegnato in tali attività, la nostra scuola ha ricevuto diversi finanziamenti che hanno consentito la realizzazione  di spazi di apprendimento innovativi che vengono utilizzati

  • 4 Classi 4.0
  • smart TV in tutte le aule
  • Digital Board (lavagne interattive) in 28 aule

La triste esperienza della pandemia non ci ha trovati impreparati ed ha potenziato  l’utilizzo degli ambienti digitali di apprendimento, integrando l’esperienza didattica fisica con quella virtuale. 

Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il Ministero dell’istruzione, nell’ambito della linea di investimento “Scuola 4.0”, ha inteso investire 2,1 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro e, al tempo stesso, con un’altra specifica linea di investimento, promuovere un ampio programma di formazione alla transizione digitale di tutto il personale scolastico. La denominazione “Scuola 4.0” discende proprio dalla finalità della misura di realizzare ambienti di apprendimento ibridi, che possano fondere le potenzialità educative e didattiche degli spazi fisici concepiti in modo innovativo e degli ambienti digitali.

Il “Piano Scuola 4.0” è previsto dal PNRR quale strumento di sintesi e accompagnamento all’attuazione delle relative linee di investimento e intende fornire un supporto alle azioni che saranno realizzate dalle istituzioni scolastiche nel rispetto della propria autonomia didattica, gestionale e organizzativa.

La Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università” – Investimento 3.2 “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori” prevede il riparto delle risorse alle istituzioni scolastiche in attuazione del Piano “Scuola 4.0” in due sotto azioni per le quali la nostra scuola ha ricevuto finanziamenti

Azione 1 –  Trasformazione delle aule in ambienti innovativi di apprendimento

Azione 2 – Realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro